Aggiornato il 25/09/2020 in Coronavirus

Tampone immediato per i casi sospetti

Il Ministero della Salute ha diffuso una nuova circolare datata 24 settembre 2020 in merito all'effettuazione dei tamponi per i casi sospetti.

Queste indicazioni valgono per gli studenti, il corpo docenti e l'intero personale scolastico.

Qualora un bambino o un adulto manifesti sintomi sospetti del virus, il pediatra o il medico di base devono chiedere immediatamente il tampone.

Ci sono 4 situazioni in cui si può identificare un "caso sospetto":

  • caso in cui l'alunno abbia la febbre superiore a 37,5° e sia a scuola
  • caso in cui l'alunno abbia la febbre superiore a 37,5° e sia a casa
  • caso in cui un operatore scolastico abbia la febbre superiore a 37,5° e sia a scuola
  • caso in cui un operatore scolastico abbia la febbre superiore a 37,5° e sia a scuola

In tutte queste casistiche deve essere effettuato il tampone.

Gli alunni e gli operatori scolastici avranno la priorità.

Cosa succede se il tampone è positivo?

Se il test risulta positivo viene notificato il caso al Dipartimento di Prevenzione.

Il Dipartimento avvia la ricerca dei contatti e indica le azioni di sanificazione della struttura scolastica.

L'alunno o l'operatore scolastico può tornare a scuola, e in generale alla socialità, dopo aver effettuato due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall'altro. Entrambi i tamponi devono avere esito negativo. L’alunno/operatore scolastico otterrà così l'attestazione di avvenuta guarigione e nulla osta da parte del pediatra o medico che gli consente di tornare nella struttura scolastica.

Cosa succede se il tampone è negativo?

Se il test diagnostico è negativo il pediatra o il medico curante valuta il percorso clinico e diagnostico più appropriato. Può anche decidere di far ripetere il test e stabilisce quando il soggetto può tornare a scuola.

Cosa succede se un alunno o operatore scolastico convive con una persona positiva al Covid?

Qualora uno studente o un docente fosse convivente di un caso positivo, il bambino / l'adulto, su valutazione del Dipartimento di prevenzione, sarà considerato contatto stretto e verrà messo in quarantena.

I suoi contatti più vicini, ad esempio i compagni di classe dell’alunno in quarantena, non necessitano di quarantena, a meno di successive valutazioni del Dipartimento di Prevenzione in seguito a positività di eventuali test diagnostici sul contatto stretto convivente di un caso.

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