Aggiornato il 08/10/2020 in Coronavirus

Cosa fare se tuo figlio è in quarantena

Se hai almeno un figlio con età inferiore ai 14 anni, questa notizia sarà sicuramente di tuo interesse!

Qualora il tuo bambino venga messo in quarantena per il Covid-19 a seguito di un contatto verificatosi a scuola hai due possibilità. Puoi lavorare in smart-working oppure puoi usufruire di un congedo retribuito al 50%.

Se tuo figlio viene messo in quarantena puoi usufruire dello smart-working o di un congedo retribuito

Il lavoratore dipendente, sia del settore pubblico sia del settore privato, può ricorrere allo smart working nel periodo in cui il figlio con età minore di 14 anni e convivente viene messo in quarantena. Non è necessario dunque che il ragazzo o la ragazza siano positivi al virus.

Il Ministero del Lavoro ha disposto che, dopo la fine dello stato di emergenza per il coronavirus, il periodo di smart working per i genitori con figli in quarantena devono essere gestiti secondo le regole ordinarie. La procedura semplificata non è più valida.

Se il genitore effettua un lavoro che non può essere svolto da remoto, il genitore può usufruire del congedo.

Il congedo dà diritto al 50% della retribuzione. Questo congedo viene pagato dallo Stato.

Chi può usufruire di questa agevolazione?

Se entrami i genitori lavorano, lo smart-working o il congedo retribuito al 50% può essere usufruito solo dalla mamma o solo dal papà.

Se uno dei genitori non lavora oppure sta già lavorando in remoto, l'altro genitore non può avvalersi né dello smart-working né del congedo retribuito.

Queste due opzioni sono disponibili da metà settembre fino, ad ora, alla fine dell'anno 2020.

Fino al 31 gennaio 2021 si può adottare la procedura semplificata. La precedente data, del 15 ottobre 2020, è stata infatti modificata in concomitanza con la proroga dello stato di emergenza fino a gennaio.

Dal 1 febbraio 2020, giorno in cui termina lo stato di emergenza, si deve procedere con la procedura ordinaria. Questa procedura prevede che l'azienda e il dipendente firmino un accordo in cui si stabiliscono le regole per lo smart working. Tale accordo deve poi essere inviato al Ministero del Lavoro tramite una procedura informatica.

Il contatto può avvenire sia in ambito scolastico sia extra-scolastico

Gli aspetti che risultavano poco chiari sono stati meglio delineati.

La norma faceva riferimento ai figli under 14 messi in quarantena a seguito di un contatto all'interno del plesso scolastico. Ma cosa succede se il bambino viene a contatto con un positivo durante un'attività extra-scolastica?

E' stato chiarito che il contatto può essere avvenuto, oltre che a scuola, anche in palestra, piscina, al centro sportivo, in centri dove si svolgono lezioni musicali o linguistici. Viene così ampliata la possibilità per il genitore di richiedere lo smart-working anche quando il figlio risulta positivo al Coronavirus a seguito di un contatto in un circolo sportivo sia pubblico sia privato.

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